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Corriere del Veneto, 7 agosto 2022

Ex detenuti e persone in misura alternativa al carcere si prendono cura di una dimora storica e cioè di “Villa Vescova”. Sì perché la rinascita in società di chi ha passato l’esperienza della reclusione in cella passa dal lavoro. Nel caso specifico dalla cura che quotidianamente dedicano alla struttura di proprietà della curia vescovile di Vicenza.

L’iniziativa, realizzata grazie al sostegno dei fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica, è promossa dalla Caritas diocesana che opera tramite l’associazione Diakonia onlus, braccio operativo dell’organismo pastorale diocesano. Ed è un’esperienza documentata. Le testimonianze di don Enrico Pajarin, direttore della Caritas e degli ospiti del progetto “Villa Vescova” sono infatti al centro di un nuovo filmato della serie “Firmato da te”, progetto televisivo di TV2000.

“Questo progetto nasce dalla volontà di predisporre uno spazio per accogliere persone in situazione di marginalità - spiega don Enrico - La prima tappa del progetto è stata significativa: abbiamo accolto sei persone in misura alternativa al carcere e le abbiamo inserite a livello lavorativo. Fondamentale il supporto dei fondi dell’8xmille e della diocesi”.

Gli ospiti, ospitati nell’appartamento del custode, curano ogni aspetto dello storico immobile che è soprattutto uno spazio di inclusione sociale: si occupano di manutenzione e guardiania della villa e del parco, di produzioni agricole (in primis olio e miele).

In questo modo, la struttura diventa anche un presidio di legalità, un luogo di testimonianza e di educazione per la cittadinanza e anche per le scolaresche in visita. Lo spiega Bechir Bin Mohamed Khadi, uno dei primi ospiti della struttura e ormai giunto al termine del proprio percorso di reinserimento sociale: “Vengo dalla Tunisia e ho lavorato a Villa Vescova come aiuto cuoco, ma prima ho vissuto un tempo terribile in galera, un’esperienza soffocante”.