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tusciatimes.eu, 26 dicembre 2023

Il tragico omicidio di Alessandro Salvaggio a Mammagialla ha scosso il panorama politico italiano, portando la questione in Parlamento. I deputati del Partito Democratico (Pd) hanno posto interrogativi al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, non solo riguardo alla morte del detenuto strangolato dal compagno di cella, ma anche sulle condizioni generali di detenzione e sul lavoro degli agenti della penitenziaria.

Alessandro Salvaggio, un 49enne siciliano, è diventato la 152esima vittima in carcere nel corso del 2023, un numero allarmante che include anche 67 suicidi. Michela Di Biase, deputata del Pd, ha sollevato la necessità di un intervento urgente da parte del governo per affrontare le cause di questi tragici episodi. Tra le principali problematiche indicate ci sono il sovraffollamento carcerario, la carenza di personale della polizia penitenziaria e di personale medico e psicologico di supporto.

La vicenda di Salvaggio ha acquisito ulteriori contorni drammatici, visto che è avvenuta pochi giorni dopo le denunce del sindacato di polizia penitenziaria Uspp. Il 13 dicembre, il segretario regionale Daniele Nicastrini aveva già evidenziato le gravi problematiche di sicurezza a Mammagialla, sottolineando la carenza di personale, specialmente nei turni serali e notturni.

Le condizioni del carcere di Viterbo erano state precedentemente denunciate anche dal garante dei detenuti del Lazio, Stefano Anastasia, il quale aveva definito “preoccupante il tasso di affollamento sulla capienza regolamentare che ha superato il 141%. La percentuale sale al 154% se si considerano i posti effettivamente disponibili”. La morte di Salvaggio ha sollevato una serie di interrogativi sulla sicurezza e sulle condizioni delle carceri italiane, spingendo i deputati a chiedere azioni immediate da parte del governo per affrontare questa emergenza carceraria.