Corriere di Viterbo, 7 marzo 2023
Venerdì scorso si è tenuto il tavolo paritetico per la tutela della salute delle persone detenute, presieduto dalla direzione sanitaria della Asl e dalla direzione della Casa circondariale Mammagialla. All’iniziativa partecipano anche la Polizia penitenziaria e il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale.
Il tavolo, operativo con cadenza mensile, si pone l’obiettivo di migliorare il sistema di erogazione delle prestazioni di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione individuati nel Piano sanitario nazionale. Si prefigge, inoltre, di trovare il giusto equilibrio tra la gestione di un sistema complesso, quale è la casa circondariale, il mantenimento dei livelli di sicurezza, la garanzia del rispetto della privacy e dei diritti del detenuto e il mantenimento dello stato di salute.
Un vasto progetto che non può prescindere dall’interazione - integrazione positiva tra le diverse componenti unite dagli stessi principi fondamentali di equità, imparzialità, riservatezza e tutela. In questi mesi, il lavoro del tavolo ha messo a punto diverse strategie utili al raggiungimento di obiettivi comuni. Cinque sono gli ambiti che hanno visto già il raggiungimento di notevoli risultati. Sul fronte dei percorsi di telemedicina, ad esempio, sono state rese più accessibili le cure specialistiche, con metodiche innovative quali il telereferto per le indagini diagnostiche, il teleconsulto tra i professionisti, la televisita e l’utilizzo del fascicolo sanitario elettronico. Il coinvolgimento della Centrale operativa aziendale della Asl, inoltre, ha rappresentato un momento di integrazione importante, principalmente per coordinare gli interventi sanitari da effettuare all’esterno del penitenziario.