perugiatomorrow.it, 12 settembre 2024
Lo scrive nella lettera intitolata “Sentieri di speranza”, verrà pubblicata oggi, giovedì 12 settembre, in occasione della festa della Madonna delle Grazie e dell’inizio del nuovo anno pastorale. Nella nuova lettera pastorale, l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, Ivan Maffeis, evidenzia la necessità di una struttura in Umbria per il disagio psichico dei detenuti e l’importanza di investire sulla famiglia. Maffeis apre la sua riflessione ascoltando i giovani, sottolineando il loro bisogno di punti di riferimento. L’arcivescovo si interroga su come trasmettere efficacemente la “perenne novità del Vangelo” a una generazione in cerca di risposte. Nella seconda parte della lettera, vengono illustrati gli ambiti in cui seminare speranza, come famiglia, giovani, anziani, ammalati, poveri, migranti e detenuti.
di Gianluca Carini
Il Messaggero, 12 settembre 2024
Consentire ai detenuti di prendere parte progetti di volontariato durante il Giubileo per favorirne il reinserimento sociale. È questo l’obiettivo del protocollo firmato ieri in occasione della cabina di regia sul Giubileo di Palazzo Chigi tra il sindaco Roberto Gualtieri (nelle vesti di commissario per il Giubileo) il ministero della Giustizia e la Santa Sede. Le persone coinvolte si occuperanno di pulire e tenere in ordine per esempio ville e parchi della Capitale. Altri invece saranno inseriti nel circuito dei musei e delle biblioteche oppure aiuteranno ad assistere i pellegrini in arrivo insieme alla protezione civile. L’accordo, spiegano fonti del governo, “manifesta la comune intenzione, per il Giubileo della Speranza, di dare seguito alle esperienze del Giubileo Straordinario del 2015 e alla sensibilità dimostrata dal Santo Padre, al punto da prevedere l’apertura di una Porta Santa in un carcere”.
di Luigi Solarino
Quotidiano di Sicilia, 12 settembre 2024
Più medici specialisti e apparecchiature per gli Istituti penitenziari del Siracusano. Il programma vede una spesa complessiva di oltre 120 mila euro e l’incremento delle ore per l’assistenza. Entro il prossimo mese di ottobre gli Istituti penitenziari della provincia di Siracusa avranno più medici specialisti incaricati per le branche maggiormente richieste e gli ambulatori saranno dotati di nuovi arredi, attrezzature e presìdi sanitari. Infatti il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone, ha disposto, attraverso gli Uffici competenti, l’effettuazione di una attenta ricognizione di tutti gli ambulatori sanitari degli Istituti penitenziari della provincia di Siracusa per verificarne le condizioni dei locali, il personale sanitario, servizi e apparecchiature in dotazione e ha dato mandato al Provveditorato di predisporre un programma di acquisti, secondo le esigenze riscontrate, le cui gare sono già alla fase dell’aggiudicazione.
di Paola Cacace
Corriere del Mezzogiorno, 12 settembre 2024
Prende avvio nell’Istituto penale minorile il progetto “Broken Heart”. Con lo sguardo a un futuro lavorativo. Ripartire da un cuore spezzato e dalla creatività. È stato presentato il progetto “Broken Heart” con cui John Richmond, brand di spicco del Gruppo Arav, vuole promuovere la solidarietà e la riabilitazione sociale tra i giovani detenuti presso l’Istituto penitenziario minorile di Nisida, a Napoli. Il progetto vede la collaborazione tra il noto brand di moda e due realtà che operano già all’interno dell’istituto: la Fondazione onlus “Il meglio di te” che con il progetto Nisidarte gestisce e finanzia il laboratorio di metalli con corsi formativi e l’esperienza di un’attività produttiva che possa arricchire le conoscenze dei giovani detenuti; e la cooperativa sociale “Nesis” che gestisce e finanzia le attività del laboratorio di ceramica facendo realizzare dai ragazzi i manufatti firmati ‘Nciarmato” a Nisida.
di Alessandro Trocino
Corriere della Sera, 12 settembre 2024
Quello della detenzione non è solo un problema legato alla criminalità. Dietro le sbarre ci sono anche tanti innocenti anche se magari si scoprirà solo più tardi, visto che un terzo dei detenuti è in attesa di giudizio. A confronto Bignardi, Albinati e due specialisti della reclusione. Il carcere, a prima vista, è qualcosa che non ci riguarda. Che coinvolge solo i criminali, le persone che infrangono la legge. Eppure, se ci soffermiamo un attimo di più, capiamo che i problemi degli istituti penitenziari nel nostro Paese riguardano tutti. Perché in carcere ci sono anche innocenti, anche se magari si scoprirà solo più tardi, visto che un terzo dei detenuti è in attesa di giudizio. Perché tutti noi possiamo sbagliare: sentirsi dalla parte del bene è rassicurante ma non corrisponde sempre al vero. E perché il modo in cui queste persone saranno trattate in carcere influirà sulla recidiva, quindi sul tasso di ricaduta nel crimine, una volta usciti.
ufficiostampa.provincia.tn.it, 12 settembre 2024
Sabato 14 settembre alle 18 si conclude la rassegna “Agosto Degasperiano - Amare il nostro tempo” con l’incontro “Ogni prigione è un’isola”. Nell’Anfiteatro del Parco delle Terme di Levico Terme, la giornalista e scrittrice Daria Bignardi dimostrerà che puntare lo sguardo all’affollata solitudine del carcere significa, in fondo, andare al cuore della nostra società. “Il carcere è una giungla amazzonica, come un paese in guerra, un’isola remota, un luogo estremo dove la sopravvivenza è la priorità e i sentimenti primari sono nitidi”. Nella vita delle persone, lo spazio ha un ruolo fondamentale nella costruzione della propria identità. La cameretta, la casa, le aule di scuola, gli uffici: ognuno con le proprie regole e libertà, è in questi luoghi che si formano i codici sociali e le convivenze tra diversità necessari a condurre una vita civile. Ci sono luoghi, invece, che vogliamo dimenticare, perché ci auguriamo di non averci mai a che fare o perché ci ricordano i lati più oscuri della nostra esistenza, che scongiuriamo in tutti i modi. Guardare alle carceri vuol dire fare i conti con i propri pregiudizi, con le differenti concezioni di libertà e di giustizia, con il male che abita in tutti noi, con la possibilità del perdono. In altre parole, è un viaggio dentro noi stessi e nel cuore della società, pieno di ferite.
vocetempo.it, 12 settembre 2024
Quarto appuntamento venerdì 20 settembre 15 marzo, alle 17 a Palazzo Barolo (via delle Orfane 7/a Torino) del ciclo di conferenze sulle tematiche carcerarie promosso dall’Opera Barolo, in collaborazione con il settimanale diocesano La Voce e Il Tempo, nell’ambito del 160° dalla morte della venerabile marchesa Giulia Falletti di Barolo. Tema dell’incontro “Il volontariato in carcere”. Dopo l’introduzione di Sonia Schellino, membro del Consiglio di Amministrazione dell’Opera Barolo, intervengono Wally Falchi, responsabile del Centro di Ascolto della Caritas Diocesana “Le Due Tuniche”; Adriano Moraglio, presidente dell’associazione “La Goccia di Lube”; Pier Giuseppe Rossi, direttore degli “Asili notturni Umberto I”; Michele Burzio, diacono al carcere “Lorusso e Cutugno” e presidente dell’associazione “Volontari di San Martino”; Silvia Orsi, presidente dell’associazione “Carlo Tancredi e Giulia di Barolo”; Luca Pidello, presidente della Commissione consiliare della città di Torino “Legalità e diritti delle persone private della libertà personale” e Monica Cristina Gallo, garante dei detenuti della Città di Torino. Modera Mauro Gentile, giornalista e collaboratore de “La Voce e Il Tempo”.
primanovara.it, 12 settembre 2024
Con “Le notti di Cabiria” venerdì 13 settembre a Novara lo spettacolo nella Casa circondariale e il 14 una speciale replica alla Rizzottaglia. La rassegna “Le Notti di Cabiria” ancora protagonista nella Casa Circondariale di Novara. Ma dopo l’esperienza dello scorso anno, con lo spettacolo di Mauro Pescio “Io ero il milanese”, questa volta cinque detenuti saliranno sul palco come interpreti: venerdì 13 settembre alle 17.30 appuntamento con “Amleto Principe dei Palazzi” (evento già sold out).
di Rebecca Luisetto
Corriere del Veneto, 12 settembre 2024
Ospiti al Due Palazzi. Gli sposini: “Niente regali, volevamo smuovere gli animi”. Non erano previsti sacchettini di confetti o bomboniere convenzionali al matrimonio di Chiara Bontorin e Jacopo Bonato, la coppia che il 24 agosto ha pronunciato il fatidico “sì” nella chiesetta Torre di San Giacomo di Romano d’Ezzelino, nel Vicentino. Per i loro invitati hanno pensato a un’esperienza che potesse avere un significato profondo, che venisse ricordata nel tempo. Gli sposi hanno così organizzato una visita all’interno del carcere Due Palazzi di Padova grazie all’aiuto di don Marco Pozza, parroco della casa di reclusione, e l’incontro con tre detenuti che stanno scontando pene particolarmente gravi (tra loro c’è anche chi è condannato all’ergastolo). E l’iniziativa è stata tenuta nascosta fino all’ultimo, l’unico indizio che gli amici e i parenti della coppia avevano ricevuto era stato un messaggio inviato loro dai promessi sposi qualche settimana prima del 7 giugno, giorno dell’incontro: “Portate la vostra carta d’identità, presentatevi a questo indirizzo e preparatevi per rimanere alcune ore senza telefono ed effetti personali”, c’era scritto.
di Matteo Castagnoli
Corriere della Sera, 12 settembre 2024
“Uno su tre ansioso, depresso o con difficoltà di relazioni, le ragazze le più colpite”. Lo studio dell’università Iulm e della fondazione “Villa Santa Maria”: l’indice del benessere under 25 per la prima volta sotto la soglia di guardia. Un terzo dei giovani milanesi si trova in uno stato di malessere psicologico. Ed è la prima volta che accade. Ansia, depressione, difficoltà socio-relazionali in crescita dopo la pandemia e il “rifugio” nei social, ora evidenti anche nei dati. Una discesa al di sotto della soglia di guardia - almeno secondo uno dei questionari più accreditati a livello mondiale per intercettare questo disagio, il Pgwbi (psycological general well-being index) - che allarma gli esperti e che richiama gli ultimi casi di cronaca (la strage familiare di Paderno Dugnano, pensando al Milanese).
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