di Giulia Merlo
Il Domani, 24 novembre 2023
La motivazione lascia perplessi perché da essa traspare come sia possibile che essa costituisca una traccia per altri casi di ammissione del processo in assenza. Un divieto che costituisce per noi un’affermazione di diritto raggiunta solo recentemente con la riforma Cartabia. Di fronte alla pronuncia della Consulta (la n.192/23) che consente che a Roma si celebri il processo contro i rapitori e torturatori e l’omicida di Giulio Regeni, tutti contumaci, io ho gioito: finalmente, dopo sette anni, si arriva alla possibilità di fare chiarezza su quella orrenda tragedia. Forse non si arriverà a vedere puniti quegli infami energumeni, ma almeno si giungerà alla affermazione di responsabilità e può darsi che il processo italiano arrivi anche “più in alto” nell’accertamento di chi commissionò il rapimento di Giulio.
di Anna Cinzia Pani*
Il Sole 24 Ore, 24 novembre 2023
La vittima del reato ex art. 572 c. p. è tutelata anche da probabili condizionamenti connessi al tessuto socio culturale nel quale la stessa è inserita, in modo da escludere la possibilità di demandare ad una mera valutazione relativistica la sussistenza o meno del reato il quale verrebbe privato della sua stessa tipicità. Il reato di cui all’ art. 572 c. p , relativo ai maltrattamenti in famiglia, a parere del recentissimo orientamento della Corte di Cassazione, non è escluso per effetto della maggiore capacità di resistenza alle condotte maltrattanti dimostrata dalla persona offesa, in primo luogo per la motivazione connessa alla mancata sussistenza fra gli elementi costitutivi della fattispecie incriminatrice, della riduzione della vittima a soggetto che subisce i comportamenti da parte del soggetto che pone in essere la condotta maltrattante (Cass. pen., Sez. VI, 12/1/2023, n. 809).
di Paola Rossi
Il Sole 24 Ore, 24 novembre 2023
La condizione del figlio neonato non esclude il pericolo presunto connesso alle condotte illecite in danno della madre. Non incide l’età del minore che assiste ai maltrattamenti contro la madre o l’accertamento di un danno psico-fisico che lo stesso possa aver subito affinché sia contestabile l’aggravante dell’articolo 572, comma 2, del Codice penale. Infatti, i maltrattamenti cosiddetti “assistiti” sono legati al dato di fatto di essere stati perpetrati in presenza di persona minorenne.
ansa.it, 24 novembre 2023
Il 35% dei detenuti costretto ad annullare le visite specialistiche esterne o a rinviare interventi. I numeri contano. Al 31 ottobre 6.453 persone sono detenute nei 14 istituti per adulti del Lazio, 520 in più dall’inizio dell’anno (+8,8%). A questa “comunità” dobbiamo aggiungere i minori detenuti a Casal del Marmo, i sottoposti a misure di sicurezza in sei comprensori regionali e il Cpr di Ponte Galeria. Tutto questo microcosmo sarebbe curato in carcere e nei due ospedali di riferimento: il Pertini a Roma e il Belcolle a Viterbo.
di Luca Molinari
Gazzetta di Parma, 24 novembre 2023
È una emergenza di cui si parla poco. Ma che lascia smarriti. Nel corso dell’anno in corso si sono suicidate in carcere ben 64 persone. E il dato è tragicamente destinato ad aumentare. Lo dimostra l’ultimo episodio che risale alle scorse ore: quello in cui ha perso la vita un 47enne della Costa D’Avorio. L’uomo, recluso, dal 2020 per furti e rapina era passato da San Vittore a Modena e solo lo scorso 31 ottobre era arrivato a Parma dove sarebbe dovuto rimanere fino al 2026.
di Laura Tedesco
Corriere di Verona, 24 novembre 2023
Lo aveva fatto arrestare per maltrattamenti: “Ora la incolpano perché si è ucciso in cella”. Giovanni si è tolto la vita impiccandosi in carcere e adesso la compagna che l’ha denunciato è sommersa dall’odio degli hater. “Questo ragazzo non era perfetto, e non solo per colpa sua”. Il “ragazzo non perfetto” si chiamava Giovanni Polin: il 34enne montatore di mobili che domenica pomeriggio si è tolto la vita nel carcere di Verona. “Giovanni non era perfetto, aveva bisogno di sostegno e, quando si sono presentati i primi segnali di violenza, avrebbero dovuto parlargli, stargli vicino per capire cosa lo rendesse così insicuro”.
di Maria Cristina Sabatini
La Nazione, 24 novembre 2023
Sono numerose le attività per i detenuti nella Casa circondariale di Spezia “Permettono una proiezione verso l’esterno e un iter di rielaborazione”. Quant’è importante il lavoro per riacquisire dignità e trovare il proprio ruolo nella società? Moltissimo. Soprattutto per chi è detenuto in carcere. Ma anche la scuola, il teatro e tutte le attività culturali costruiscono un ponte. Ne è convinta Maria Cristina Bigi, direttore della casa Circondariale della Spezia.
stampareggiana.it, 24 novembre 2023
Il progetto di ricerca-intervento “diStanze in Gioco” ha inteso riqualificare e riprogettare gli spazi dedicati ai bambini in visita ai loro famigliari negli Istituti Penali di Reggio Emilia, come dialogo tra l’approccio scientifico criminologico e l’esperienza educativa della città sugli ambienti di apprendimento. Ieri, giovedì 23 novembre 2023, è stato presentato “diStanze in Gioco”, un progetto di ricerca-intervento sulla relazione tra genitore-detenuto e figlio, che ha messo in dialogo le competenze scientifiche criminologiche e l’esperienza educativa per la prima infanzia di Reggio Emilia, a partire dalla riqualificazione dello spazio dedicato agli incontri dei detenuti con le loro famiglie, le loro bambine e i loro bambini, realizzata all’interno degli Istituti Penali di Reggio Emilia.”DiStanze in Gioco” si è dedicato alla riprogettazione di stanze, spazi, ambienti, per rimettere in gioco le distanze e per realizzare un intervento rivolto a ricostruire e rafforzare la relazione tra il genitore ed il figlio.
di Cavallito & Lamacchia
La Repubblica, 24 novembre 2023
“Piacevoli Evasioni” è l’evento organizzato dall’Ordine degli Avvocati e dalla direzione del Lorusso e Cutugno. A capitanare le due squadre Alessandro Mecca e Cesare Grandi. Per una volta possiamo scrivere non solo nella nostra veste di critici gastronomici ma anche in quella di avvocati. Ieri presso la Casa Circondariale Lo Russo e Cutugno di Torino, su iniziativa del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torino e della direzione del carcere, si è tenuta la manifestazione Piacevoli Evasioni, gara di cucina tra due squadre di detenuti coordinate da Alessandro Mecca, cuoco del Ristorante Al castello di Grinzane Cavour e da Cesare Grandi, cuoco del Ristorante La Limonaia di Torino. Il nostro compito è stato facile, ci siamo accomodati insieme ad alcuni colleghi e ai vertici di Procura, Procura Generale e Corte d’Appello di Torino e abbiamo, come ci capita spesso, mangiato e giudicato i piatti proposti. Recensioni in luogo di reclusione.
di Paola Ducci
Gazzetta di Modena, 24 novembre 2023
Alle Passioni trilogia di Shakespeare del Teatro dei Venti con i carcerati. Stefano Té: “Esperienza ricchissima, presto in scena anche le detenute”. Prosegue la trilogia su William Shakespeare di Teatro dei Venti, la compagnia modenese diretta da Stefano Tè, con il debutto di Amleto, in scena da questa sera e fino a domenica al Nuovo Teatro delle Passioni. Lo spettacolo è realizzato insieme agli attori della Casa di Reclusione di Castelfranco ed è una coproduzione di Emilia Romagna Teatro Ert / Teatro Nazionale con Teatro dei Venti.
- Valditara: “Educazione alle relazioni”. Trenta ore di lezione al pomeriggio su base volontaria
- Piano Valditara. Le Associazioni (mai consultate): “Rischia di riprodurre gli stereotipi di genere”
- Arienzo (Ce). “Dialoghi di libertà”, un festival dedicato al teatro in carcere
- Più che inasprire le pene, serve disinnescare le dipendenze affettive
- Cosa mancava al killer di Giulia?