arezzonotizie.it, 29 maggio 2023
Un convegno per approfondire le opportunità della Giustizia Riparativa come strumento di reinserimento e pacificazione. L’iniziativa è promossa dalle Acli di Arezzo che, insieme alla sezione di Arezzo dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati, hanno organizzato per le 17.30 di giovedì 1 giugno un’occasione di informazione e approfondimento su un delicato tema giuridico con la presenza della dottoressa Chiara Valori, giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Milano. Questa giornata, inserita nel calendario della rassegna Acli Life Festival, sarà ospitata dalla Sala Rosa del Comune di Arezzo e sarà a partecipazione libera per l’intera cittadinanza.
di Alberto Guarneri
laprovincia.it, 29 maggio 2023
Lo sport come strumento di inclusione e di scambio tra realtà diverse. È con questo spirito che è andata in scena nel carcere di Cremona, la diciottesima edizione della corsa podistica ‘Vivicittà Porte Aperte’, iniziativa nata per creare un momento di inclusione attraverso lo sport per tutti. Ad organizzarla è l’Uisp Cremona, con la partecipazione del gruppo podistico Dlf e di alcuni rappresentanti del Duathlon e Triathlon cittadini.
di Flavia Amabile
La Stampa, 29 maggio 2023
Lo studio della Fondazione L’Albero della Vita Onlus: pochi visitano musei. “Così peggiorano le loro capacità emotive e relazionali”. La povertà educativa e culturale in Italia è cresciuta e condiziona anche la capacità delle studentesse e degli studenti di immaginare il proprio futuro. Lo confermano i dati della seconda “Ricerca sulla povertà educativa in Italia”, realizzato da Fondazione L’Albero della Vita Onlus (Fadv) con la supervisione scientifica dell’Università degli Studi di Palermo, che saranno presentati oggi.
di Michela Marzano
La Stampa, 29 maggio 2023
Un italiano su due non è in grado di trovare i termini giusti per esprimere ciò che prova, solo la scuola ha il potere di cambiare il destino dei giovani, come predicava don Milani. Le parole non servono solo per mettere ordine nel mondo, servono soprattutto per nominare il dolore o la gioia, la vergogna o la felicità. Ma nessuno nasce imparato, come diceva mia nonna, che non era andata oltre la quinta elementare, ma allora erano altri tempi, e poi a casa sua i libri c’erano, e di tanto in tanto andava al teatro, e i figli e le figlie li fece studiare.
di Vladimiro Zagrebelsky
La Stampa, 29 maggio 2023
Ricordando don Milani, maestro di democrazia, il presidente Mattarella ha dedicato poche e secche parole per indicare che egli “cercava di instaurare l’abitudine a osservare le cose del mondo con spirito critico. Senza sottrarsi mai al confronto, senza pretendere di mettere qualcuno a tacere, tanto meno - vorrei aggiungere - un libro o la sua presentazione”. Impossibile non coglierne il nesso con la contestazione che un gruppetto ha scatenato per zittire la ministra Roccella, che nel Salone del Libro si accingeva a presentare il suo libro Una famiglia radicale. Gli slogan lanciati in quella occasione, nella loro rozzezza, non esprimono ed anzi umiliano gli elementi di verità che possono esser propri delle posizioni che si volevano sostenere e promuovere. Ma soprattutto colpisce il rifiuto di sentire gli argomenti altrui, così rinunciando al rafforzamento che alle proprie convinzioni potrebbe derivare dal confronto con la debolezza mostrata dalle idee dell’avversario. Per avvalersene bisogna ascoltarne gli argomenti, valutarli, pensarci su. Udirli, prima di tutto, “da persone che ne sono realmente convinte, che li difendono accanitamente e al massimo delle loro possibilità”, come insegnò J.S. Mill nel suo classico e intramontabile On Liberty (1859): per non “rinunciare a quella parte della verità che viene incontro all’obiezione e la elimina”.
di Fabrizio Bianchi
Il Domani, 29 maggio 2023
In occasione delle Giornate italiane mediche per l’ambiente (Gima) tenute a fine aprile, su iniziativa dall’Associazione medici per l’ambiente Italia (Isde) e dell’Associazione Italiana di Epidemiologia (Aie) è stato lanciato un appello per accelerare azioni utili a ridurre l’inquinamento atmosferico e mitigare il cambiamento climatico. L’appello chiede alle autorità politiche di ascoltare la voce del mondo medico-scientifico preoccupato dell’acuirsi dei fenomeni di inquinamento e crisi climatica. L’appello chiede di prendere atto dei principali danni sanitari; di evitare nuove attività inerenti i combustibili fossili; di scartare soluzioni irrealistiche o illusorie.
di Riccardo Noury
Corriere della Sera, 29 maggio 2023
Il 26 maggio a Lubiana, in Slovenia, è stato raggiunto l’accordo su un trattato in materia di cooperazione giudiziaria nei casi di genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra. Il testo è stato approvato per consenso al termine di due settimane di negoziati che hanno coinvolto delegazioni di oltre 70 stati, organizzazioni internazionali e gruppi della società civile.
di Valentina Ruggiu
La Stampa, 29 maggio 2023
Intervista esclusiva dal carcere alla politica curda e femminista in carcere dal 2016: ex deputa e co-presidente dell’Hdp è detenuta con l’accusa farsa di “appartenenza a un’organizzazione terroristica”. “Questo è il mio settimo anno di prigionia e il tempo che passerò qui dentro dipende solo dagli sviluppi politici. La giustizia in Turchia non esiste perché la legge viene piegata per opprimere i dissidenti”. Sono fogli scritti fitti quelli che Sebahat Tuncel, ex deputata curda del Partito democratorico dei popoli (Hdp), ci fa avere attraverso il suo avvocato dall’istituto penitenziario Sincar N.1 di Ankara in cui è rinchiusa. Curda, di sinistra, attivista per i diritti umani e civili, pioniera dei movimenti femministi turchi e curdi, questa pasionaria di 47 anni rappresenta tutto ciò che Recep Tayyp Erdogan e i suoi alleati di governo odiano. Un megafono per la voce degli oppressi e degli esclusi che Ankara prova a silenziare da decenni sempre con la stessa accusa: appartenenza a un’organizzazione terroristica, che nel linguaggio governativo significa affiliazione al Pkk, il partito dei lavoratori del Kurdistan.
di Riccardo Noury*
agoravox.it, 29 maggio 2023
Almeno quattro giornalisti e due intellettuali, detenuti nelle carceri marocchine, non possono leggere né scrivere. Taoufik Bouachrine, giornalista di Akhbar el-Youm, uno degli ultimi giornali di opposizione del paese, sta scontando il quinto di 15 anni di carcere che gli sono stati comminati per aggressione sessuale. Fino a poco tempo fa, poteva scrivere un diario e studiare per conseguire un master in Giurisprudenza. All’inizio di maggio, è stato trasferito dalla prigione di Ain Borja a quella di Arjate e gli sono stati confiscati testi e manoscritti.
La Repubblica, 29 maggio 2023
Proteggere i civili, rispettare la libertà di stampa e occuparsi della previdenza sociale. Il dossier di Human Rights Watch: il neo Presidente Tinubu “deve rispettare le promesse elettorali di garantire giustizia sociale e contrastare la povertà”. Il neoeletto Presidente della Nigeria, Bola Ahmed Tinubu, dovrebbe garantire che i diritti umani siano al centro di tutte le politiche sia in patria che all’estero, scrive Human Rights Watch in un’analisi che delinea le priorità in materia di diritti umani per la nuova amministrazione. In patria rafforzando i diritti in cinque aree fondamentali, all’estero promuovendo la democrazia costituzionale, soprattutto nei paesi dell’Africa occidentale.