di Patrizia Maciocchi
Il Sole 24 Ore, 11 settembre 2024
Anche il mobilio pensile deve rispettare un’altezza per non limitare la libertà di movimento in cella. Dalla superfice a disposizione dei detenuti nella cella va detratto lo spazio occupato dai mobili pensili, se sono posti a un’altezza tale da ostacolare la libertà di movimento. La Cassazione, con la sentenza 34150, accoglie il ricorso contro il no del Tribunale di sorveglianza al risarcimento chiesto da un detenuto per trattamento inumano e degradante, subìto in vari istituti di pena. Nell’elenco c’erano i topi, la possibilità della doccia tre volte a settimana e lo spazio calpestabile, inferiore ai tre metri quadrati, previsti dalla giurisprudenza di Strasburgo, in linea con l’articolo 3 della Convenzione sui trattamenti inumani e degradanti. Quanto ai topi i giudici di sorveglianza avevano dato un peso alle campagne di derattizzazione fatte nel carcere, per la doccia c’erano dei turni e venivano distribuiti saponi e prodotti per l’igiene personale, mentre gli armadietti pensili erano distanziati dal pavimento e dunque non invadevano lo spazio calpestabile dal detenuto.
di Paola Rossi
Il Sole 24 Ore, 11 settembre 2024
La condizione di minorata difesa sussiste se si approfitta dello stato di disagio e di sottomissione psicologica di una persona con disabilità fisica o mentale. Scatta il reato di tortura quando le condotte reiterate di sopraffazione, anche solo psicologica, contro la vittima posta in condizione di minorata difesa, determinano l’annichilimento dell’autodeterminazione del soggetto preso di mira. La condotta può realizzarsi non solo tipicamente con violenze e minacce, ma anche sottoponendo la vittima a trattamenti inumani e degradanti. Lo hanno affermato i giudici della Quinta sezione della Cassazione con la sentenza n. 34207 depositata il 10 settembre.
foggiatoday.it, 11 settembre 2024
Il commento del presidente dell’Ordine degli psicologi, Antonio Di Gioia, che appoggia il parere dell’avvocato Scarciglia, presidente di Antigone: “I suicidi sono l’espressione di un’emergenza”. “La presidente di Antigone, l’avvocato Maria Pia Scarciglia, ha perfettamente ragione, le carceri sono sovraffollate e le ore di terapia psicologica sono troppo poche. Facile, in questo contesto, che maturino i suicidi”. Lo afferma il presidente dell’Ordine degli Psicologi della Puglia, Antonio di Gioia, in relazione alla denuncia dell’associazione Antigone.
ansa.it, 11 settembre 2024
Chiesti approfondimenti sull’atto sulla situazione sanitaria. L’Aula di Palazzo Cesaroni ha deciso di rinviare in commissione per ulteriori approfondimenti la mozione promossa dal consigliere Andrea Fora (Patto civico) concernente la situazione sanitaria nelle carceri umbre. I consiglieri della Lega Valerio Mancini e Manuela Puletti hanno infatti chiesto che su un tema così delicato si proceda a un approfondimento in commissione con l’assessore alla Sanità e i rappresentanti sindacali della polizia penitenziaria.
di Matteo Cava
Quotidiano del Sud, 11 settembre 2024
Il caso di Giuseppe Spolzino trovato morto in cella a Paola il 20 giugno, deceduto in carcere, i familiari invocano chiarezza sulle cause. I dubbi sul decesso nel carcere di Paola di Giuseppe Spolzino, 21 anni, originario di Sala Consilina in provincia di Salerno, si affollano nella mente dei familiari. Vorrebbero sapere, vorrebbero avere certezze, perché non sono convinti che il giovane salese avesse preso quella decisione definitiva sulla sua vita. Aveva davanti a sé 3 anni e 6 mesi di reclusione da scontare dopo una sentenza in abbreviato del Tribunale di Lagonegro. Ma era in attesa di presentare con i suoi legali un ricorso alla Corte d’Appello di Potenza. Nel frattempo seguiva anche un corso di giustizia riparativa. Giuseppe Spolzino, come si ricorderà, è deceduto nella serata di domenica 30 giugno, intorno alle 22.00. Per i familiari potrebbe non trattarsi di un suicidio. Anche per questo hanno chiesto ed ottenuto l’apertura di una indagine da parte della procura di Paola, con un fascicolo contro ignoti.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 11 settembre 2024
Dal 5 settembre 57 detenute del carcere di Torino hanno intrapreso uno sciopero della fame a staffetta e a oltranza, con l’obiettivo di sollecitare l’approvazione della proposta di legge Giachetti sulla “liberazione anticipata speciale”. Questa misura prevede l’aumento dei giorni di sconto pena per buona condotta, da 45 a 60 per ogni semestre scontato, e successivamente da 60 a 75 giorni nei due anni seguenti l’entrata in vigore della legge. Nonostante la necessità di ridurre il sovraffollamento nelle carceri, la discussione in Parlamento è stata ripetutamente rinviata, esasperando ulteriormente la situazione.
quindicinews.it, 11 settembre 2024
Fino al 22 settembre è possibile presentare la candidatura per il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale. Grazie all’accordo di collaborazione tra il Comune di Monza, la Provincia di Monza e della Brianza e la Casa Circondariale di Monza, fino al 22 settembre è possibile presentare la candidatura per il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale. La domanda, completa di tutta la documentazione, dovrà essere inviata solo via PEC all’indirizzo
di Vivian Petrini
baritoday.it, 11 settembre 2024
Si chiamano “Scappatelle” e sono biscotti vegani e biologici fatti con solo 4 ingredienti locali. Un progetto nato nel 2017 all’interno del carcere minorile di Bari, parte dell’iniziativa Made in Carcere, volto alla riabilitazione lavorativa e sociale. “Made in Carcere” è un’iniziativa che coinvolge diverse carceri italiane nata nel 2007 grazie a Luciana Delle Donne, con l’obiettivo di offrire una seconda possibilità sia ai materiali di scarto, come tessuti provenienti da grandi maison, sia alle persone recluse. Luciana ha abbandonando la sua carriera in banca per dedicarsi interamente a questo progetto, credendo nel potere della riabilitazione attraverso il lavoro. “Made in Carcere cerca di contaminare la società economica e civile, attraverso la promozione e la diffusione del nostro modello di economia rigenerativa”.
messinatoday.it, 11 settembre 2024
Il testo fa riferimento ai contributi presentati al convegno di dicembre 2022 dal titolo “AttraversaMenti: dall’Ospedale psichiatrico giudiziario al Penitenziario” dove studiosi ed esperti si sono incontrati a Barcellona Pozzo di Gotto (Me) per discutere, con sguardi e punti di vista diversi, la complessità della storia dell’Istituto barcellonese, la questione dei manicomi criminali, degli ex OPG e il ruolo della biblioteca in carcere come strumento di trattamento e recupero dei soggetti reclusi. Il volume ripercorre la storia dei manicomi criminali e degli ex ospedali psichiatrici giudiziari italiani fino ai giorni nostri, prendendo come caso di studio l’Istituto “Vittorio Madìa” di Barcellona Pozzo di Gotto a Messina.
di Ilaria Urbani
La Repubblica, 11 settembre 2024
Repubblica racconta in esclusiva i ciak di “Figli di una stella” opera prima da regista dell’attore napoletano Massimiliano Gallo. Nel cast Casagrande, Imparato e Rigillo. “Con Eduardo, che portò il teatro nel carcere di Nisida racconto al cinema i sentimenti, la solitudine e la voglia di rinascita dei ragazzi. Se arriverà anche l’uno per cento di quello che mi hanno donato da spettatore leggende come Sergio Leone in “C’era una volta in America”, ne sarà valsa la pena”. Gli occhi azzurri di Massimiliano Gallo si riempiono di gioia. Sul set, che Repubblica vi racconta in esclusiva, all’ex Base Nato di Bagnoli (periferia ovest di Napoli), gli attori che ha scelto per la sua opera prima da regista, “Figli di una stella” arrivano alla spicciolata.
- Riparte il tour di “Parole Liberate”, il progetto nato dai testi scritti nelle carceri italiane
- Ius scholae, i Cinquestelle sfidano Forza Italia: “Capiremo se è stato tutto un bluff”
- I migranti e le strade possibili
- “Poche navi per salvare i migranti”. Ecco il rapporto di Frontex contro i decreti di Meloni
- Migranti. “L’Italia ferma le Ong per non avere testimoni. L’operazione Albania in stile coloniale”