di Luigi Ciotti
Il Manifesto, 22 maggio 2022
A 30 anni da Capaci, tragica fine delle vite di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo, il rischio maggiore è quello di una normalizzazione del pericolo mafioso. Rischio di pensare che una mafia meno cruenta non rappresenti più un pericolo mentre è vero il contrario: le mafie attuali organizzate come imprese - a cominciare dalla ‘ndrangheta, la più potente di tutte - realtà insediate nel tessuto economico e capaci di arricchirsi nell’ombra, sono più forti di quando imponevano il loro potere con le armi e le cariche di tritolo.
di Gian Carlo Caselli
Corriere della Sera, 22 maggio 2022
La prima rivelazione sulla morte di Giovanni Falcone nelle parole di uno degli autori materiali. La mafia gli ucciderà il figlio di 13 anni, sciogliendolo nell’acido. Trent’anni fa, il 23 settembre 1992, la mafia più feroce e organizzata di allora, Cosa nostra, realizzava a Capaci l’attentatuni (così nel gergo dei criminali), massacrando Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo, insieme ai poliziotti di scorta Vito Schifani, Rocco Di Cillo e Antonio Montinaro.
di Fiammetta Borsellino
L’Espresso, 22 maggio 2022
È accettabile che i mafiosi si trincerino dietro i “non ricordo”. Ma è inaccettabile il silenzio di pezzi delle istituzioni. No che non mi sentirò appagata dall’esito dei processi sulla morte di mio padre e, soprattutto, su quel che è successo dopo: il più grande depistaggio della storia, come è stato definito. E so che tanta parte dell’opinione pubblica la pensa esattamente come me.
di Claudio Coli
Corriere di Siena, 22 maggio 2022
Tre dei cinque poliziotti penitenziari hanno ribattuto alle accuse: “Detenuto caduto da solo”. “Il detenuto tunisino era instabile e minaccioso: lo abbiamo trasferito coattivamente in via preventiva perché preso di mira da un altro recluso, durante giorni pieni di tensioni nel carcere. È stata un’operazione nella norma”.
di Salvatore Montillo
Giornale di Brescia, 22 maggio 2022
Una riforma della giustizia realizzata sull’onda del populismo e di un “dibattito drogato perché solo polemico” (parole di Claudio Castelli, presidente della Corte d’Appello di Brescia), rischia di ritorcersi contro coloro i quali quella riforma è rivolta: noi stessi, i cittadini. Siamo noi, infatti, a chiedere processi più celeri (o meglio lo chiede la politica per conto nostro), e siamo sempre noi a chiedere una giustizia più giusta.
di Ermanno Pasolini
Il Resto del Carlino, 22 maggio 2022
Giovanni Mennella ha imparato il mestiere del pizzaiolo da detenuto. Uscito, ha aperto una pizzeria a Morciano ed è pronto a inaugurare la seconda. Da detenuto a pizzaiolo di successo, a Morciano. Giovanni Mennella, 46 anni, dopo 16 mesi di carcere per reati vari, è tornato sulla retta via grazie anche a Vincenzo Cimino, noto pizzaiolo di Savignano.
di Annamaria Colombo
Il Cittadino, 22 maggio 2022
Oltre il carcere, anzi “Oltre i confini”: il giornale della casa circondariale di Monza pubblicato dal Cittadino che ha dato vita a un libro. Pagine di grande umanità, di dolore, ma anche di voglia di riscatto e di rinascita. Racconti, poesie, articoli, ricordi e speranze. Sono gli scritti contenuti nel libro “Il Giardino delle Ortiche” curato da Antonetta Carrabs, testi e interviste pubblicati dal giornale Oltre i Confini - Beyond Borders (che viene pubblicato dal Cittadino) promosso dalla Zeroconfini Onlus, di cui Carrabs è presidente.
di Silvia Bardi
La Nazione, 22 maggio 2022
Un attore come Salvarore Sasà Striano che racconta il suo passaggio dal carcere al cinema e porta in proiezione il film di Leonardo Di Costanzo “Aria ferma”, undici nomation e due premi al David di Donatello, con Silvio Orlando e Toni Servillo, fra gli altri. E lo porta dentro il carcere di Arezzo su invito della Fidapa domani, lunedì, dalle 15 alle 18 nella Giornata nazionale della legalità. Ci saranno anche Giuseppe Fanfani garante per i detenuti della Toscana, il direttore del carcere Giuseppe Renna e i detenuti con i quali sarà possibile commentare il film ambientato proprio in un carcere.
di Chiara Ludovisi
redattoresociale.it, 22 maggio 2022
Intervista ad Antonio Ferrara, educatore, illustratore, scrittore, che al Salone di Torino presenta il suo ultimo libro: la storia di Falcone raccontata ai ragazzi. “Nelle carceri di massima sicurezza, con i libri e la scrittura aiutiamo a confrontarsi con l’errore e a far emergere le emozioni”.
di Ferruccio De Bortoli
Corriere della Sera, 22 maggio 2022
Esce giovedì 19 maggio il saggio di Chiara Giaccardi e Mauro Magatti, edito dal Mulino, che propone una scelta di civiltà. L’implosione dei desideri genera disagio, occorre ricostruire il legame sociale.
- L’appannamento della democrazia
- Prima pestati e poi arrestati: lo Stato si accanisce sui ragazzi
- L’odio contro le persone Lgbt dilaga nel silenzio: ecco perché abbiamo bisogno del ddl Zan
- Profughi, così l’Ue discrimina i non ucraini che fuggono dalla guerra
- In calo i casi di custodia cautelare in carcere