di Andrea Fabozzi
Il Manifesto, 26 gennaio 2023
Eletto al terzo voto Pinelli, indicato da Salvini: “Sono indipendente”. Mattarella raccomanda: “Il Consiglio è presidio di autonomia, cerchi la condivisione”. Sconfitto Romboli, indicato dal Pd. Decisivi il consigliere renziano e le astensioni al primo scrutinio.
di Giacomo Puletti
Il Dubbio, 26 gennaio 2023
Congratulazioni da tutto l’arco parlamentare, e non solo, sono arrivate a Fabio Pinelli, avvocato eletto alla vicepresidenza del Consiglio superiore della magistratura. Tra i messaggi ricevuti quello della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che gli ha augurato buon lavoro “nella certezza della leale collaborazione col governo per migliorare la giustizia in Italia”. Auguri anche dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio. “Nel solco dei principi costituzionali - spiega il Guardasigilli - sono sicuro che saprà assolvere con equilibrio, rigore e leale collaborazione al delicato compito assegnato in seno all’organo di autogoverno della magistratura”.
di Paola Rossi
Il Sole 24 Ore, 26 gennaio 2023
Solo se manca anche l’indicazione del soggetto scatta una nullità relativa, sanata se la questione è posta per la prima volta in appello. Non va sottoscritto dall’interprete, che ha curato la traduzione, il verbale di trascrizione di intercettazioni contenenti la comunicazione con soggetto straniero. Non scatta quindi alcuna nullità, men che mai assoluta, del verbale non sottoscritto dall’interprete. Inoltre, nessuna lamentela può essere elevata contro la validità del verbale se comunque, come nel caso concreto, esso riporta nell’intestazione il nome dell’interprete. Infatti, chiarisce la terza sezione della Cassazione penale, la trascrizione va sottoscritta solo ed esclusivamente dal suo redattore - agente o ufficiale di polizia giudiziaria - che deve però dar conto dei soggetti intervenuti nell’opera di trascrizione, come il caso dell’interprete linguistico.
di Francesco Machina Grifeo
Il Sole 24 Ore, 26 gennaio 2023
Per la Quarta sezione penale, sentenza n. 2854 depositata oggi, la norma che attribuisce la competenza al giudice (o sezione) civile è immediatamente applicabile.
Gazzetta del Mezzogiorno, 26 gennaio 2023
Ci sono i primi indagati nell’inchiesta aperta dalla Procura di Lecce sulla morte di Francesco Novellino, 42 anni originario di Taranto, avvenuta lo scorso 19 gennaio nella cella della casa circondariale di Borgo San Nicola dov’era detenuto. La pm Francesca Miglietta ha iscritto nel registro degli indagati i nomi della dottoressa e di tre infermiere che erano in servizio nel carcere la sera del decesso avvenuto dopo un malore. L’ipotesi di reato contestata è omicidio colposo. Si tratta di un atto dovuto in vista dell’autopsia fissata per venerdì prossimo. Secondo quanto sostenuto dai familiari dell’uomo nella denuncia querela sporta, ci sarebbero stati dei ritardi nei soccorsi da parte del personale medico in servizio. A nulla sarebbe valso la disperata richiesta di aiuto del suo compagno di cella e di altri detenuti. Il prossimo luglio Novellino avrebbe finito di scontare la pena per reati legati al mondo della droga.
telefriuli.it, 26 gennaio 2023
Sistema di prevenzione in caso di uscita di detenuti. Firmata una convenzione tra la Questura di Udine e l’amministrazione Penitenziaria del Triveneto. Prevenire le situazioni di pericolo è fondamentale, in particolare nei casi dei reati previsti dal Codice rosso. Proprio per aumentare la soglia di prevenzione, eventuali ritorsioni e recidive, la Questura di Udine ha firmato un protocollo con l’amministrazione Penitenziaria del Triveneto affinché tutti gli istituti di pena presenti in Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, con cadenza mensile o, se necessario, per le vie brevi, comunichino l’imminente uscita, per scarcerazione, revoca della custodia cautelare, permesso, riammissione in libertà, uscita a vario titolo, dei detenuti che in provincia di Udine abbiano residenza, domicilio, o anche abbiano commesso i delitti previsti dall’accordo.
torinoggi.it, 26 gennaio 2023
Parte lo Sportello Dimittendi: una volta a regime potrà aiutare circa 200 persone a reinserirsi nella società una volta scontata la pena. Ricominciare, dopo aver scontato la pena dietro le sbarre. È una mano tesa, un aiuto a per reinserirsi nella società quello che lo Sportello Dimittendi garantirà ai detenuti del carcere Lorusso e Cutugno di Torino.
di Elena Buccoliero
azionenonviolenta.it, 26 gennaio 2023
La porta è piccina, la figura in smoking rosso deve chinare il capo. Varcando la soglia si lascia alle spalle i colori. Dalla sua immersione sono affiorate migliaia di immagini, una selezione delle quali è esposta alla Fondazione Venezia fino al 31 gennaio.
di Antonio Carioti
Corriere della Sera, 26 gennaio 2023
Un “bollettino scientifico” nato nel 1947. Oggi saremmo a soli 90 secondi dall’Apocalisse (la mezzanotte) per via del conflitto ucraino. Ora incide anche il riscaldamento climatico. La guerra atomica, o comunque una catastrofe mondiale per l’intera umanità, non è mai stata vicina come adesso. O, quanto meno, questa è la valutazione appena formulata dai curatori del “Bollettino degli Scienziati Atomici”, che ogni anno misurano simbolicamente, attraverso il cosiddetto Orologio dell’Apocalisse, quanto la Terra si approssimi a un disastro irrimediabile. La mezzanotte sul quadrante di questo cronometro corrisponde all’olocausto nucleare: quanto più la lancetta dei minuti vi si avvicina, tanto maggiore è il pericolo. La stima comunicata il 24 gennaio è che ci troviamo a soli 90 secondi dall’apocalisse. A preoccupare è soprattutto la guerra provocata dall’aggressione di Mosca contro Kiev, tant’è vero che il comunicato stampa con l’annuncio è stato diffuso per la prima volta in inglese, in russo e in ucraino.
di Concita De Gregorio
La Stampa, 26 gennaio 2023
Il tema viene banalizzato, il nostro primo nemico è la noia che ci impedisce di concentrarci su ciò che è importante. Siamo tutti molto noiosi. Siamo ripetitivi, prolissi. Non lo sappiamo che nessuno legge più di venti righe? Se si tratta di qualcuno che vuole approfondire, intendo: un intellettuale, un letterato. Se no, solo il titolo. Ogni “polemica del giorno” balla sui titoli, quindi pensa che tragedia quando - così spesso - il titolo è sbagliato, impreciso, distorto e forzato per fare notizia. Ma poi tragedia, insomma: alla fine è una giostra, una fiera della vanità utile a eleggere il più spiritoso del giorno, il più cliccato nel commento sarcastico o nell’insulto e ciao. Domani si ricomincia da capo. Carne fresca, tragedia nuova per favore. Liliana Segre, 92 anni, lo ha capito benissimo e lo ha detto in meno di dieci parole meglio di una star di TikTok, vedi che non è l’età a fare la differenza: la gente dice “basta con questi ebrei, che cosa noiosa, la sappiamo”, ha detto. Difatti sì. Sono anni che la gente dice che pizza, non esattamente con questa formula. Persino gli undicenni portati per la terza volta dalla scuola a vedere Il bambino con il pigiama a righe tornano a casa e dicono che pizza, loro sì letteralmente perché ai genitori non si dicono parolacce. Quindi hai voglia a scrivere editoriali sul valore della memoria, a portare testimonianze - le ultime, siamo in dodici qui a pendere dalle labbra di superstiti quasi centenari, e dopo? - a celebrare il Giorno. Sì, va bene, lo sappiamo già. Poi che altre notizie ci sono, di che si parla oggi di fresco? L’algoritmo liquida la Shoa, gli adolescenti impiccati in Iran e l’ultimo bombardamento russo in Ucraina come temi lenti, fuori dal trend topic. Va meglio Fedez su Emanuela Orlandi (chieda scusa! Si penta di aver riso! Si tatui mi vergogno!) per non parlare dell’ansia di conoscere la nuova “revenge song” di Shakira contro Piqué e il video della suocera che per strada la prende per le guance. Dice: ma l’algoritmo non lo puoi evitare, lo devi governare. Mai uno che spieghi come, però. O che dica: al diavolo l’algoritmo, riprendiamoci la vita e il suo senso. E che caspita.
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