di Gennaro Grimolizzi
Il Dubbio, 24 maggio 2022
La condanna all’ergastolo del sergente Vadim Shishimarin, accusato di aver ucciso un cittadino ucraino il 28 febbraio scorso, è il primo provvedimento che punisce “un crimine contro la pace, la sicurezza, l’umanità e la giustizia internazionale”. Il giudice Serhiy Agafonov, che ieri ha letto nel Tribunale di Kiev la sentenza, ha evidenziato che “la corte non ravvisa la possibilità d’infliggere una pena per un periodo più breve”. La velocità con cui si è giunti alla condanna lascia però perplessi. È stato colpito un “un pesce piccolo”, come dice Paolo Caroli, docente di diritto penale nell’Università di Torino ed esperto di diritto penale internazionale.
di Sergio D’Elia*
Il Riformista, 24 maggio 2022
È una forma di giustizia che fa letteralmente pena quella dell’ergastolo inflitto al sergente Vadim Shishimarin, il primo soldato russo processato per crimini di guerra in Ucraina. Vadim ha commesso un fatto orribile: nei suoi primi giorni di guerra ha tolto la vita a un uomo inerme e sconosciuto. Lo stato ucraino, in un aberrante rendiconto, ha condannato alla pena di morte viva un uomo nei suoi primi vent’anni di vita. È apparso in tribunale chiuso, inerme e spaurito come un passerotto in una gabbia. Alla violenza, al dolore, alla disperazione del crimine di guerra, si è corrisposto in proporzione uguale e contraria con il castigo esemplare, pacificatore. Con il fine pena mai, la pena terribile, senza fine, senza speranza, fino alla morte.
di Guido Salvini*
Il Dubbio, 24 maggio 2022
Entro fine mese il ricercatore, accusato di spionaggio, sarà giustiziato. Il governo italiano convochi l’ambasciatore. Con l’epidemia Covid e la guerra in Ucraina l’estremismo islamico sembra passato di moda almeno nei mass- media. Ma non è affatto scomparso. Non è più in grado di colpire in Europa, come avvenuto con le sanguinose stragi dell’Isis in Francia, Spagna, Inghilterra e Germania ma la sua ideologia e le sue milizie si allargano in molti paesi più fragili, in particolare in Africa.
di Ettore Maria Colombo
luce.lanazione.it, 23 maggio 2022
Solo nel 2021 sono stati oltre 280mila i colloqui tra detenuti e almeno un familiare minorenne. La “Carta dei diritti dei figli dei genitori detenuti”, che punta a riconoscere il diritto dei minori alla continuità del legame affettivo con i genitori in carcere, contiene inoltre una serie di misure a tutela dei diritti dei bambini costretti a vivere in una struttura detentiva con le madri.
di Aldo Fontanarosa, Serenella Mattera e Liana Milella
La Repubblica, 23 maggio 2022
Oggi, nelle sue raccomandazioni, la Commissione europea rinnoverà il pressing sul nostro Paese perché approvi le riforme strutturali che l’Ue considera indispensabili. In ballo ci sono i quasi 46 miliardi di euro che Bruxelles ci spedirà tra giugno e dicembre - nel quadro del piano di rilancio Pnrr - a patto che le riforme abbiamo preso forma. Il governo Draghi ha fatto la sua parte presentando le sue proposte, ne sono seguiti mesi di trattative con i partiti della maggioranza parlamentare che non hanno sciolto tutti i nodi.
di Francesco Grignetti
La Stampa, 23 maggio 2022
Il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura: “Il referendum non è la soluzione, ci sono questioni che è meglio affrontare in Parlamento. Lo sciopero dei giudici è legittimo”.
di Andrea Marini
Il Sole 24 Ore, 23 maggio 2022
Maggioranza spaccata sulla giustizia. Fratelli d’Italia: no a due quesiti, quello sui limiti alla custodia cautelare e quello sull’abolizione della legge.
di Pietro Senaldi
Libero, 23 maggio 2022
A tre settimane dai referendum sulla giustizia il 44% degli italiani non sa neppure che sarà chiamato alle urne. La denuncia la fa l’onorevole Michele Anzaldi, di Italia Viva, già segretario della Commissione Parlamentare di Vigilanza sulla Rai, ruolo nel quale, quando era ancora del Pd, fece il diavolo a quattro per difendere temi e giornalisti progressisti e screditare sistematicamente qualsiasi voce dissonante.
di Pierpaolo La Rosa
Il Tempo, 23 maggio 2022
Parla Irene Testa, tesoriere del Partito Radicale: “I cinque quesiti sono il primo passo”.
di Antonello Caporale
Il Fatto Quotidiano, 23 maggio 2022
Ex ministro della Giustizia, oggi Oliviero Diliberto è preside di Giurisprudenza alla Sapienza: “All’università arrivano ragazzi con lacune formidabili. Elementari, medie e superiori da riformare”.